Questa serie di fotografie è una riflessione visiva rispetto alla favorevole aspettativa di vita che è incredibilmente aumentata negli ultimi cento anni, e il diffuso edonismo della nostra società, che ha generato una situazione paradossale di non-accettazione di ciò che appare vecchio. Questo comportamento è probabilmente più evidente nelle donne, dove il naturale invecchiamento è spesso negato ricorrendo a trattamenti di bellezza e chirurgia estetica.
L’utopistico desiderio di mantenere o raggiungere un ideale di bellezza induce a entrare in una spirale di processi irreversibili che generano un effetto di estraniamento nel soggetto che, in casi estremi, finisce per non riconoscersi più nelle sue forme modificate. Le immagini di questa serie vogliono esplorare questo senso di sconvolgimento della percezione del sé, nascosta dietro al sorriso incorruttibile e allo sguardo sereno inalterabile delle Barbies, mentre l’accostamento con fiori e frutta caduchi, vuole celebrare la suprema e indiscutibile bellezza della natura, anche quando sta per o è già appassita.
Ho usato la lente macro per realizzare questa serie.